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Memento Park: l’altra faccia di Budapest

A volte, nella tua vita da viaggiatore, capita di prenotare un volo per Catania che, a causa di un’alluvione senza precedenti, deciderai di non prendere. 

Dalla delusione per un volo perso, nasce una nuova opportunità: prenotarne un altro. 

Ti ritrovi, quindi, a districarti tra le varie destinazioni offerte dalla compagnia low-cost di turno e trovare un volo in partenza quindici giorni dopo per Budapest ad un prezzo ridicolo (60€ con priorità e bagaglio aggiuntivo).

Dalle difficoltà le opportunità, appunto.

Ti ritrovi per la quarta volta nella capitale ungherese e pensi di aver visto tutto quando, da un cassetto della memoria, spunta il Memento Park, un luogo assurdo, fuori dal tempo, situato nella parte meridionale di Buda e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. 

In primo piano il ticket d'ingresso al Memento Park, sullo sfondo una delle statue del museo
Il biglietto d’ingresso al Memento Park -Foto: Nato con lo zaino©

Non ci pensi due volte, ti metti in marcia per varcare la soglia del parco e intraprendere un viaggio nel tempo, non a bordo di una DeLorean ma con una più modesta e decisamente più folkloristica Trabant.

Come arrivare al Memento Park

Per arrivare al Memento Park non dovrai rubare del Plutonio a dei terroristi, ti basterà acquistare i biglietti per i mezzi: ti consiglio da subito di comprarne quattro (due per l’andata e altrettanti per il ritorno), al prezzo di 1400 fiorini per persona. La precisazione è d’obbligo perché giunti a destinazione non troverai ticket machine o rivendite di biglietti per i mezzi. Attrezzati subito per non rischiare sanzioni!

Dal centro città dovrai raggiungere in metropolitana la fermata Kelenföld vasútállomás, uscire dalla stazione metro, raggiungere a piedi le banchine da cui partono i bus e salire a bordo del numero 101E o del 150.

Scesə dal bus ti ritroverai in un sobborgo industriale: ti basterà attraversare la strada per scorgere le imponenti statue di Lenin, Marx ed Engels da una parte e gli stivali della statua di Stalin dall’altra. Ti garantisco che non potrai rimanere indifferente davanti a questo spettacolo.

Il portale d'ingresso al Memento Park. Sono presenti le statue di Lenin sulla sinistra e di Marx sulla destra.
L’ingresso del Memento Park – Foto: Nato con lo zaino©

Bene, finito, si torna in centro? Ma certo che no, burlonə, il viaggio sta per iniziare!

Quanto costa l’accesso al parco?

Accedi al sito dal vialetto di ghiaia che ti separa dalla biglietteria/bar: ad accoglierti troverai un bizzarro personaggio, una via di mezzo tra Harold Zidler del film “Moulin Rouge!” e Reginald Hargreeves della serie tv “The Umbrella Academy”. Il biglietto d’ingresso costa soli 1800 fiorini per persona (circa 5€) a cui dovrai aggiungere, se lo vorrai, 800 fiorini (2€) per un opuscolo disponibile in varie lingue – anche in italiano – in cui troverai spiegazioni dettagliate sulle statue che incontrerai lungo il tuo percorso.

Ho avuto la grande fortuna di visitare il parco in un’atmosfera davvero suggestiva: la nebbia tutto intorno a me ha reso l’esperienza ancora più intensa. Non temere per l’affluenza: data la relativa distanza dal centro città e l’enorme superficie ricoperta, il museo en plein air non è mai troppo affollato.

Quali sono gli orari di apertura del parco?

Il punto di forza del Memento Park è la flessibilità: il museo è aperto ogni giorno dell’anno (anche Natale? Si, anche Natale. E a Capodanno? Pure, tutti i giorni dell’anno!) dalle 10 al tramonto (praticamente fino alle 18 nel periodo Maggio/Ottobre e fino alle 16 da Novembre ad Aprile). Ti lascio qui il link al sito ufficiale per avere maggiori informazioni sugli orari di apertura.

Tre motivi per visitare il Memento Park

Piccolissima premessa prima di indicarti le motivazioni per cui non dovresti perdere il Memento Park: la mia passione per la storia ha senza dubbio influenzato la decisione di visitare questo luogo magico. Aggiungici, non da ultimo, che questo tipo di installazione è assolutamente fuori dai circuiti turistici classici di Budapest. Ti propongo una sfida: fai una rapida indagine tra tutti i tuoi conoscenti e chiedi loro se hanno visitato il Memento Park. Quasi tutti ti risponderanno chiedendoti maggiori informazioni, garantito.

Ma non divaghiamo: le tre motivazioni per cui dovrai assolutamente visitare il Memento Park.

1. Non vedrai nulla di simile altrove!

Non sono molti i luoghi nel mondo in cui vi sia traccia di un passato recente segnato da Regimi autoritaristici e limitazioni delle libertà personali. Qui a Budapest non solo sono state conservate le statue originali dell’epoca ma c’è stata una valorizzazione senza precedenti per sfoggiare con orgoglio i simboli di un periodo buio che ha duramente caratterizzato le vite di tutti gli ungheresi.

2. Spasibo Russia!

E lo so amicə, negli articoli di questo blog ritorna spesso la formula di ringraziamento più utilizzata nella terra di Dostoevskij: lo scopo di un viaggio è – a vario titolo – cambiare il punto di vista di chi osserva. Per farlo, è necessario arricchire il proprio bagaglio culturale con aneddoti storici che ci consentano di capire meglio usi e costumi di un popolo. Il Memento Park è la grande manifestazione di questo principio: pur non conoscendo nel dettaglio tutti gli avvenimenti che hanno condotto l’ex Unione Sovietica alla dissoluzione, è possibile ricostruire i fatti salienti dell’ascesa, affermazione e fine di un periodo che, seppur contemporaneo, ci sembra esageratamente lontano.

Come se non bastasse tutto questo, ci sarebbero i meccanismi della propaganda da imparare: il memoriale all’amicizia ungherese-sovietica – leggendo senza particolare difficoltà tra le righe dell’arte figurativa – ci mostra il rapporto di quasi sottomissione del lavoratore ungherese nei confronti del soldato sovietico: mentre il primo si spende in una doppia stretta di mano, il secondo risponde con distacco, quasi a voler sottolineare l’austerità e la supremazia della Grande Madre Russia.

Memento Park, dettaglio del memoriale all'amicizia ungherese sovietica. Due statue celebrano l'amicizia delle due nazioni: il lavoratore ungherese stringe la mano al soldato sovietico.
Il memoriale dell’amicizia ungherese-sovietica -Foto: Nato con lo zaino©

3. La Trabant

La leggenda narra che, dopo l’Araba Fenice, l’oggetto più raro da ritrovare sul nostro pianeta sia una vera Trabant. Il Memento Park non solo ti consente di apprezzarne gli esterni ma anche di provare i comodissimi – si fa per dire – interni.

In pochi minuti conoscerai aneddoti sulla macchina più iconica del blocco comunista: pensa che la Trabi – così affettuosamente chiamata dagli abitanti di Berlino Est – fu prodotta in più di tre milioni di esemplari tra il 1957 e il 1990.

Ancora oggi, complice l’effetto Amarcord degli ultimi anni, si stima che ci siano quasi 40 mila Trabant in giro per la Germania.

Una trabant azzurra nel Memento Park di Budapest
La mitica Trabant-Foto: Nato con lo zaino©

Tempo di permanenza al Memento Park

Domanda da un milione di dollari: la visita al Memento Park ti ruberà non meno di due ore, spostamenti da e per la città esclusi. Osservare le statue, leggerne le didascalie e documentarsi sulla storia legata alle vicende rappresentate sarà solo la punta dell’iceberg: il biglietto d’ingresso ti consentirà di accedere anche la tribuna di Stalin (ricostruzione fedele della struttura originale situata a Felvonulási tér, poco lontana da piazza degli eroi) con i suoi caratteristici stivali e ad una “baracca” in cui potrai apprendere ulteriori dettagli sulla storia ungherese dal 1956 fino al 1989.

Anyway, non considerare mai meno di tre ore (totali) per la visita al parco.

Il Memento Park è una tappa imperdibile?

Carə amicə, anche a questa domanda non c’è una risposta univoca. Facciamo chiarezza e proviamo a trovare un giusto compromesso perché, di ‘sti tempi, non se ne può più di discutere.

Il Memento Park è una tappa fondamentale del tuo viaggio a Budapest se:

  1. Hai una passione smodata per la storia;
  2. Sei al secondo (o più) viaggio a Budapest;
  3. Rifuggi con ogni fibra del tuo essere tutti i luoghi visti e rivisti sui social;
  4. Rientri nella categoria del “Belle le terme ma dopo 2 ore mollatemi”;
  5. Hai nel tuo armadio una t-shirt raffigurante Ernesto “Che” Guevara e collezioni spasmodicamente tutti gli oggetti su cui sia raffigurata una falce ed un martello;
  6. Tutte le precedenti.

Anche questo articolo volge al termine: se hai voglia di esperienze autentiche o stai cercando un modo per rendere unico il tuo prossimo viaggio a Budapest, contattami e parliamone! Realizzerò l’itinerario perfetto per te!

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