Hai presente quella sensazione che si prova quando si torna da un lungo viaggio? Quella nostalgia di casa che a volte si manifesta dopo dieci/dodici giorni in giro per il mondo? Noi si.
Per fortuna, quando torniamo a casa, troviamo una terra ricca di tradizioni e di paesaggi mozzafiato ad aspettarci: la Puglia. Sempre diversa, variegata e colorata, la nostra Regione conosce da qualche anno una crescita turistica senza precedenti. Mentre passeggi sul lungomare di Bari, nel centro di Lecce, tra i trulli di Alberobello, ascolti accenti diversi mischiarsi tra loro come se, per un attimo, fossi finito in cima alla Torre di Babele: inglesi, tedeschi, russi, francesi e americani non nascondono il piacere di visitare la nostra terra.
Il 2020 sarà il nostro anno: saremo forti e uniti come sempre.
Durante l’estate avremo la possibilità, come sempre, di sederci su un pezzettino di spiaggia e osservare il mare. Siamo la regione peninsulare con più costa: 865 km di sabbia, scogli, calette incontaminate e riserve naturali; non faremo fatica a trovare un luogo senza assembramenti!
Avremmo potuto raccontarti la Puglia attraverso le Isole Tremiti, i Trulli Patrimonio dell’Umanità o con qualche foto di piatti tipici: da patate, riso e cozze fino alla puccia tarantina. Non faremo nulla di tutto ciò, perché il Tacco d’Italia ha molto di più da offrire e noi vogliamo mostrartelo.
Pensa di arrivare in Puglia con un volo low cost o un treno e noleggiare una macchina. Tu pensi alla benzina, la musica te la offriamo noi: anche per questo articolo abbiamo preparato una playlist ad hoc per un tour on the road.
Ti faremo scoprire una città per provincia: in questo modo costruiremo per te un itinerario assolutamente fuori dai circuiti turistici mainstream che potrai sfruttare quando vuoi. Abbiamo considerato una settimana circa di permanenza, comprensiva di spostamenti interni tra le varie città.
Ti avvisiamo però: la Puglia crea assuefazione.
Il nostro itinerario pugliese parte dal nord, dalla Porta del Gargano, Manfredonia.
Indice
Manfredonia (FG)
Per innamorarsi di Manfredonia ti basterà ammirare il mare durante la discesa dal Parco Nazionale del Gargano. La vista ti obbligherà a fermarti lungo la strada per esplicitare il concetto “Ma davvero c’è ‘sta roba qua?”. Se arrivi da Bari dovrai rimanere circa un’ora e mezza a bordo della tua auto per raggiungere l’antica Siponto. Manfredonia, infatti, altro non è che una ricollocazione dell’antica città da parte di Manfredi – da cui prende il nome -, re di Sicilia, principe di Taranto e figlio del famoso Federico II di Svevia. Il sovrano, giunto a Siponto per una battuta di caccia, decise di spostare l’intera area più a nord di circa 3 km a causa dei danni registrati per un terremoto (e forse un maremoto) e creare il primo avamposto per le sempre più frequenti incursioni bizantine.
È ormai famosa in tutta Italia l’installazione artistica curata da Edoardo Tresoldi che ha riportato in vita la Basilica Paleocristiana adiacente alla Basilica di Santa Maria Maggiore: anche solo per questo motivo vale la pena di visitare Manfredonia.
Se ti piace la natura avrai un motivo in più per alloggiare un paio di giorni qui: appena fuori dalla città troverai l’Oasi del Lago di Salso. Quest’area è protetta dal WWF e si compone di diverse zone esplorabili da soli o con una guida. Lo consigliamo in particolare agli appassionati di birdwatching: cicogne bianche, fenicotteri, grillai e diverse specie di anfibi popolano i 540 ettari dell’oasi.
Il biglietto d’ingresso costa 5€ per la visita libera e, da qualche tempo, è necessario prenotarsi al numero 3485304591 (per ogni informazione aggiuntiva puoi comunque consultare il sito). All’interno dell’oasi potrai scegliere tra diversi percorsi, il più lungo si estende per circa 10 km: clicca qui per scaricare la cartina del parco. Ah, dimenticavamo: non lasciare a casa le scarpe da trekking altrimenti so’ ca**i.
Come dicono gli amici inglesi, last but not least, non possiamo escludere l’Abbazia di Santa Maria di Pulsano. Premettiamo che arrivarci potrebbe essere una mezza Odissea ma: ehy, who cares! Sei sul Gargano! Per raggiungere l’Abbazia avrai bisogno dell’auto: dista circa 28 km da Manfredonia ma, fidati di noi, merita la visita. Dominerai la città da quassù, potrai rilassarti totalmente dopo i tornanti che avrai affrontato per arrivarci.
La vista non sarà l’unica cosa che ti lascerà a bocca aperta. Con l’abbigliamento adeguato potrai raggiungere anche gli eremi in cui generazioni di frati e asceti hanno meditato per raggiungere l’elevazione spirituale.
Manfredonia offre tanto altro, è una città in cui potresti trascorrere senza problemi un weekend.
Risali in auto, playlist a palla. Dirigiamoci verso il confine che separa la Puglia dalla Basilicata: raggiungiamo Spinazzola.
Spinazzola (BAT)
Benvenuto nella “nuova” provincia Barletta Andria Trani! Abbiamo scelto per te una città particolare, sconosciuta ai più ma con un passato illustre: alloggia a Spinazzola per una o due notti, non te ne pentirai.
Questo borgo di seimila anime diede i natali ad un Papa: Innocenzo XII, al secolo Antonio Pignatelli, il 242° Papa della Chiesa Cattolica. A dimostrazione del legame tra la città e il pontefice troverete ben due targhe presso la chiesa di San Pietro Apostolo: una sulla facciata e l’altra, risalente al ‘700, all’interno.
Se sei un escursionista non puoi perdere la possibilità di dedicare la prossima giornata alla scoperta del Bosco di Acquatetta combinato alla Cava di Bauxite. Si, hai capito bene: in Puglia non c’è solo l’ormai famosissima Cava di Bauxite di Otranto! Queste formazioni sono abbastanza frequenti da queste parti, vale la pena esplorare addentrarsi nella natura selvaggia per scoprire un paesaggio (quasi) marziano. Se hai visitato il Grand Canyon non potrai fare a meno di notare, con le dovute proporzioni, alcune somiglianze tra i siti. Ti suggeriamo un’escursione con Viandanti del Sud: prenotala in anticipo!
Prima di lasciare Spinazzola ti suggeriamo di fermarti, on the way, alle rovine del Castello di Garagnone: ben più antico del vicino e famoso Castel del Monte (non preoccuparti, potrai fermarti anche qui se lo desideri, dista solo 27 km), il Castello di Garagnone si fonde con la roccia. Risale ai primi anni del XI secolo, alcune fonti lo datano al 1048 ad opera di Robertus Guaragna, un cavaliere normanno.
Sei già sulla strada giusta, proseguiamo verso la prossima tappa: Altamura ci aspetta.
Altamura (BA)
Altamura è famosa in tutta Italia, non si può di certo dire che sia nuova ai titoli sui giornali: dalla incredibile storia del successo di Luca Di Gesù – panettiere – contro McDonald’s alla certificazione DOP del pane più celebre dell’intera regione, Altamura ha da tempo fatto conoscere al mondo la ricchezza del suo territorio e le straordinarie capacità dei suoi cittadini.
Vuoi sapere quanti validi motivi ci sono per visitare Altamura? Più di sei milioni, tanti quanti sono i risultati che Google restituisce quando gli chiedi informazioni circa questa città assolutamente imperdibile in Terra di Bari. Per motivi di spazio e tempo ci limiteremo a giocare con la tua curiosità: ad Altamura puoi vedere i dinosauri. Puoi incontrarne circa quarantamila: tante sono le orme di dinosauri rinvenute in località Pontrelli, a 10 minuti in auto dal centro città. Oltre all’eccezionalità del fatto, queste impronte risalgono a ben 85 milioni di anni fa e hanno dato conferma agli studiosi della presenza dei dinosauri in Italia.
Per prenotare la visita alla “Cava dei Dinosauri” ti consigliamo di inviare una mail a questo indirizzo: la Regione Puglia sta riqualificando il sito e ne consente la visita già da qualche mese.
Quella delle orme dei dinosauri non è l’unica scoperta di rilievo internazionale che pone Altamura in cima ai siti di interesse storico e culturale internazionali.
Sui libri di storia, dal 1993, viene riportata la foto del famoso Uomo di Altamura, uno scheletro completo e perfettamente conservato dell’Uomo di Neanderthal datato 180 mila anni fa, il più antico mai trovato. Nel Museo omonimo, come se non bastasse, troverai una ricostruzione fedelissima realizzata sulla base dei ritrovamenti ossei. Il prezzo per l’ingresso è a buon mercato: soli 4 euro per il biglietto del solo museo, 7 euro per il biglietto combinato Museo + 1 sito di interesse naturale e storico o 9 euro per il biglietto combinato Museo + 2 siti di interesse naturale e storico. Con l’equivalente di un McMenu ti porti a casa il biglietto più costoso e una pagnotta di Pane d’Altamura DOP in omaggio: oops, they did it again!
Potremmo continuare con il Pulo, altro fiore all’occhiello del territorio, o con le Mura Megalitiche della città, abbiamo scelto di regalarti un viaggio nel viaggio con la sbalorditiva, incredibile, assurda Cattedrale di Altamura. Provare per credere: appena varcherai la soglia della Cattedrale aprirai Google Maps per assicurarti di essere in Puglia. Le colonne, gli archi e i capitelli realizzati per volere di Federico II di Svevia (sempre sia lodato), ricordano in modo impressionante la geometria e le forme degli interni della Mezquita di Cordoba.
Se vuoi ascoltare un concerto che riproduca con uno strumento un’intera orchestra, la Cattedrale ha quello che fa per te: il suo organo a 29 canne, per qualità dei suoni, è tra i più completi della regione.
È ora di indossare abiti eleganti e percorrere i 110 km che ti separano da Francavilla Fontana.
Francavilla Fontana (BR)
Francavilla Fontana (o più semplicemente Francaidda) ti accoglierà con lo sfarzo che la caratterizza: è una delle perle della Puglia. Tutti i tesori nascosti sono preziosi e Francavilla non fa eccezione: lo si capisce già dal Castello Imperiali, antica dimora del Principe di Taranto Giannantonio Orsini del Balzo. Importante ed imponente come la storia che nasconde nelle sue sale, il Palazzo Imperiali domina Piazza del Municipio dal 1450. Potrai visitarlo dal lunedì al venerdì con un tour guidato chiamando in anticipo il numero 0831/820338 oppure il sabato e la domenica negli orari riportati sul sito ufficiale. Non perdere per nessun motivo il MAFF, il Museo Archeologico di Francavilla Fontana, all’interno del Castello. La cultura, in Puglia, è accessibile a tutti: il biglietto d’ingresso costa solo 2€ e ripercorre le tappe fondamentali dal Paleolitico all’età moderna attraverso reperti e illustrazioni.
Non faticherai molto ad individuare la prossima tappa. Hai per caso intravisto una grande Cupola (la più grande del Salento)? Bene, dirigiti lì: devi visitare la Basilica Pontificia Minore del SS. Rosario. Non ti lascerà indifferente l’icona bizantina della Madonna conservata all’interno, scoperta nel 1310 ma certamente più antica.
Non dimenticare che qui ti trovi nel bel mezzo della piana degli ulivi: sei a pochi km dalla “Piana degli Ulivi”, quella distesa di terra rossa tra Ostuni, Fasano, Monopoli e Carovigno che ospita il maggior numero di ulivi al mondo. Attualmente in questa zona sono censiti “solo” 255.477 ulivi monumentali. Se vuoi scoprire qualcosa in più sulla “Piana degli Ulivi”, ti consigliamo di affidarti ai Millenari di Puglia.
Tornato a Francavilla non potrai fare a meno di notare che la città si trasforma dopo il tramonto, soprattutto in estate: il centro storico si popola di ragazze e ragazzi che giungono anche dai comuni limitrofi e si godono la vita notturna della città. Non farai fatica a trovare cocktail bar e pub in cui trascorrere la serata.
Il nostro viaggio, questa volta, prevede uno spostamento di soli 17 km in direzione sud: Manduria, here we come!
Manduria (TA)
Ci sarà un motivo se un visitatore, all’arrivo a Manduria, legge sotto il cartello di demarcazione dei confini “Benvenuti nella terra dei primitivi”. No, non si intende un città con insediamenti paleolitici. L’hanno chiamata Manduria perchè Lacittàconivinipiùbuonidelmondo era troppo lungo e non sarebbe stato politically correct.
Manduria è la penultima tappa del nostro viaggio: se fosse un piatto sarebbe senza dubbio una porzione abbondante di pizzarieddi; se fosse un drink sarebbe una purpurea sangria; se fosse una canzone sarebbe Red Red Wine degli UB40.
Ok, non serve nasconderlo: Manduria ti amiamo! Siamo sicuri che l’amerai anche tu alla fine del viaggio.
Siamo ai confini tra la provincia di Taranto e quella di Lecce. L’accento dei manduriani porta con sé la forte appartenenza all’area salentina e, forse, la mai abbandonata speranza di confluire definitivamente nella provincia leccese.
Una giornata a Manduria può iniziare dal Parco Archeologico delle Mura messapiche: 150 mila m2 di estensione con all’interno la più grande necropoli mai scoperta. Sono 2500 le tombe rinvenute, databili dal VI al II secolo a.C.
Fai attenzione a dove metti i piedi! Sei su un suolo descritto da Plutarco! Il filosofo greco scrisse di Manduria in occasione della morte del re spartano Archidamo III avvenuta proprio sotto le mura messapiche. Il Parco comprende anche il Fonte Pliniano, un pozzo posto all’interno di una grotta naturale, descritto da Plinio il Vecchio – da qui il nome del sito – nella sua Naturalis Historia. Se sentirai la necessità di avvicinarti al pozzo e di calciare qualcuno all’urlo di “Questa è SPARTAAA” non preoccuparti, è normale.
L’accesso al Parco Archeologico costa solo 10€ per persona comprensivo di guida turistica.
La visita di Manduria non sarebbe completa senza una sosta al Museo della Civiltà del Vino Primitivo. Credimi, non ha nulla da invidiare al Musée du Vin di Bordeaux.
Ti suggeriamo di partecipare alla visita guidata della Cantina e Museo che comprende una vera e propria degustazione a cui potrai partecipare su prenotazione.
La cifra che pagherai non serve solo ad apprezzare i prodotti di questa terra meravigliosa ma a sostenere le spese del viaggio nel tempo. Al Museo della Civiltà del Vino Primitivo hanno trovato la formula magica per far rivivere al visitatore usi, costumi e tecniche utilizzate nei secoli per produrre l’eccellente vino, oggi classificato DOC, DOCG e IGT, che tutti conosciamo. Avrai la possibilità di visitare anche le antiche cisterne vinarie ipogee.
L’aperitivo stimola le papille gustative e Manduria accontenta tutti i palati: se ti piace il cibo tradizionale non farai fatica a trovare osterie e taverne tipiche che ti riempiranno di cibo fino a scoppiare; se invece sei un appassionato di Alta Cucina, abbiamo quello che fa per te. Lo Chef Pietro Penna, allievo di Sergio Mei e di Eric Briffard, ha conquistato una Stella Michelin nel 2019 con il Ristorante Casamatta. Ci risiamo: il viaggio nel viaggio. Ti suggeriamo il menù degustazione di cinque portate con abbinamento di vini per 80€ a persona. Sarà un’esperienza mistica e Chef Penna sarà il tuo GURU.
“Sono stato al mare in Puglia” ci sentiamo dire sempre più spesso da amici e conoscenti del resto d’Italia: Manduria è un ottimo punto di partenza per esplorare il versante ionico del Salento. Campomarino di Maruggio (ah, Maruggio e il suo Palazzo dei Cavalieri di Malta!), Punta Prosciutto e San Pietro in Bevagna sono tra le mete prese d’assalto dai turisti italiani e stranieri. Se vuoi concederti una giornata al mare ti consigliamo San Pietro in Bevagna e il fiume Chidro. In estate apprezzerai le acque cristalline, soprattutto quando soffia leggero il vento di Tramontana. Ti avvisiamo, però: la foce del fiume Chidro, raggiungibile passeggiando lungo la spiaggia, è GELIDA!
La Riserva Naturale del Chidro, poi, è un sogno. Laghetti, canneti e l’avifauna da paura ti permetteranno – con un po’ di fortuna – di vedere i fenicotteri rosa: durante l’anno ci sono numerose migrazioni sul tratto di litorale che va da San Pietro in Bevagna a Torre Colimena. A noi ha ricordato Rio Lagartos in Messico!
Sappiamo che vorresti prolungare il tuo soggiorno a Manduria da “qualche giorno” a “per sempre” ma dobbiamo proseguire il road trip: andiamo a Castro.
Castro (LE)
“E già rosseggiava, fugate le stelle, l’Aurora,
(Eneide, Libro terzo, 521 – 532. Ed. Einaudi – Trad. Rosa Calzetti Onesti)
quando lontani colli nell’ombra e bassa vediamo
l’Italia. Italia!, esclama Acate per primo,
Italia con lieto clamore i compagni salutano.
Allora il padre Anchise coronò una gran tazza,
e la riempì di vin puro e i celesti invocava
stando sull’alta poppa:
«Dei, sulla terra, sul mare, sulle tempeste potenti,
date col vento facile via, col vostro favore aiutateci!»
Rinforzan le brezze invocate e il porto ci s’apre,
ormai vicino, un tempio in vetta ci appare, sacro a Minerva.
Le vele i compagni raccolgono, voltano a riva le prue.”
No, non siamo impazziti e non stiamo delirando. Sei appena arrivato a Castro e qui, da sempre, l’accoglienza è epica.
Quelli che hai appena letto sono gli esametri dattilici che raccontano il momento dello sbarco di Enea a Castro, l’istante in cui il vecchio Anchise chiede aiuto agli dei e appare come un miraggio il porto della città salentina, sormontato da un tempio sacro dedicato alla dea Minerva.
Sentiti importante e respira a pieni polmoni la tradizione e la storia di questo piccolo borgo (il terzultimo dell’intera Puglia in termini di estensione).
Lo sappiamo: la diatriba per lo sbarco di Enea tra Castro, Otranto, Porto Badisco e Leuca è ormai secolare ma i ritrovamenti nel 2015 della statua di Minerva – alta, secondo le prime stime, più di 4 metri! – e nel 2017 dell’altare principale del tempio sembrerebbero aver fugato ogni dubbio.
Non trovi fantastico che, nonostante il progresso tecnologico e scientifico, la Puglia e l’Italia intera continuino a tirar fuori opere d’arte, templi e utensili risalenti a svariate migliaia di anni fa?
Bene, sistemati nel tuo alloggio vista mare e visita il centro storico della città: per approfondire meglio la leggenda di Enea e dare un’occhiata ai reperti dovrai pagare solo 5€ per il ticket d’ingresso al Museo Archeologico di Castro, comprensivo di guida. Se non fosse abbastanza, poi, la cornice vale il prezzo del biglietto: il Museo si trova all’interno del Castello Aragonese.
Facci sapere se ti è piaciuto tramite il nostro form contatti.
Imperdibile, poi, la Chiesa dell’Annunziata, già Cattedrale di Castro fino al 1818. Dal 1171 accoglie pellegrini, viandanti e visitatori curiosi come te: dopo alcuni interventi di restauro, la facciata, gli interni e la cripta sono tornati ai vecchi fasti.
Guadagnata l’uscita potresti sentire il rumore delle onde. Si, sono allucinazioni: probabilmente il sole è molto forte. Non preoccuparti, però, a tutto c’è una soluzione. I sintomi che stai manifestando ti suggeriscono di raggiungere con una certa urgenza la Marina di Castro per organizzare la tua uscita in barca: Grotta Azzurra, Zinzulusa e Romanelli ti aspettano.
La più famosa è sicuramente la Grotta Zinzulusa. Il nome richiama i zinzuli, i panni lasciati ad asciugare, che ricordano la forma delle stalattiti presenti all’interno.
Fu scoperta nel 1793 dall’allora Vescovo di Castro ma rimase inesplorata fino al 1922.
La Grotta Azzurra dista poche centinaia di metri dalla Zinzulusa. Come suggerisce il nome, la Grotta assume un tipico colore azzurro grazie alla rifrazione della luce solare.
Chiudiamo con la Grotta Romanelli, lunga solo 35 metri. La peculiarità di questa meraviglia della natura è che ha ospitato qualcuno nel Paleolitico: si vede che il Salento faceva furore già 20 mila anni fa. Non avrai difficoltà a trovare agenzie per organizzare la visita alle grotte. Noi ti segnaliamo Salento Easy che ti permette di visitare tutti i siti che ti abbiamo descritto e altri punti di interesse con soli 25€ per persona.
Il nostro viaggio sensoriale volge al termine. Ti abbiamo condotto dalle paludi bonificate di Manfredonia alle Cava dei Dinosauri di Altamura passando dal Bosco di Acquatetta di Spinazzola. Hai camminato tra gli ulivi a Francavilla Fontana e hai sorseggiato un calice di primitivo di Manduria prima di ripercorrere i passi di Enea a Castro.
È nato per gioco ma è diventato un viaggio nel tempo: abbiamo esplorato insieme 85 milioni di anni della nostra terra, ne abbiamo apprezzato le sfumature e i profumi.
Ci è stato chiesto di rimanere a casa. L’abbiamo fatto secondo le tradizioni: ti abbiamo mostrato le nostre stanze, gli arredi e la cucina.
Un attimo prima di abbandonare la nostra terra capirai perchè lo slogan di Inchiostro di Puglia è diventato virale: “La Puglia è uno stato d’animo” e ti rimane attaccato addosso come la cozza allo scoglio.