Trovare delle oasi di pace e tranquillità in una città che conta più di 40 milioni di abitanti è praticamente impossibile: Nato con lo zaino, però, ti dirà quali templi visitare a Tokyo fuori dai circuiti turistici.
La storia millenaria del Giappone ha conosciuto periodi di incursioni da parte di gran parte dei popoli vicini che hanno causato, nel tempo, la chiusura del paese anche e soprattutto agli europei.
Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un fenomeno turistico senza precedenti, un vero e proprio esodo di viaggiatori verso il Sol Levante.
Ma quanti conoscono davvero la storia e le tradizioni di uno dei paesi più affascinanti del mondo?
Con questo articolo vogliamo regalarvi alcuni spunti per visitare qualche Tempio della capitale giapponese fuori dai classici circuiti turistici!
Indice
Nogi Shrine
Tra gli alti grattacieli del quartiere Roppongi (“la nuova Tokyo”) e i curati giardini di Akasaka sorge un tempio minore della città, sconosciuto ai più così come il personaggio da cui prende il nome: Nogi Maresuke nacque a Edo (la vecchia Tokyo) nel 1849.
Figlio di un samurai, conquistò nel tempo i titoli nobiliari servendo l’Imperatore Meiji, uno dei più famosi ed importanti della storia giapponese nonché il primo a riacquisire il potere imperiale con la fine dello shogunato.
Nogi sacrificò anche due dei suoi figli per perorare la causa giapponese: il primogenito, Katsusuke, morì in seguito alle ferite riportate durante la battaglia di Nanshan.

Perché, quindi, dovresti visitare il Nogi Shrine? Le ragioni sono molteplici ma per praticità te ne racconterò una: dopo aver varcato la soglia del tempio, ti dimenticherai completamente di essere a Tokyo.
Lo scenario sarà simile alle verdi e rigogliose foreste di Kyoto: ti ritroverai a chiederti “Dove sono finiti i grattacieli?”.
Tra le peculiarità di questo luogo sacro vi sono sicuramente le “ema”, le tavolette votive scintoiste su cui i fedeli scrivono le preghiere o i desideri. C’è di più: potrai portarle a casa come souvenir.
Quali sono gli orari di apertura del Nogi Shrine?
Il tempio è aperto ogni giorno dalle 06:00 alle 18:00 e l’accesso è gratuito.
Santuario Togo
A pochi passi da uno dei Santuari più famosi della città, il Meiji Jingu, e da una delle vie più caotiche della città, Takeshita Dori, sorge una piccola oasi di pace: il Santuario Togo, uno dei templi da visitare a Tokyo.

Il tempio prende il nome da Heihachiro Togo, ammiraglio della Marina giapponese, conosciuto anche come l’ “Ammiraglio Nelson dell’Est”.
Le gesta di Heihachiro sono state fondamentali per il consolidamento dello spirito nazionalista del popolo giapponese e hanno consentito alla Marina di conseguire numerosi successi.
Heihachiro Togo nacque durante un freddo dicembre da una famosa ed influente famiglia di Samurai (come Nogi Maresuke).
Fin dalla giovane età, in seguito al bombardamento dell’attuale Kagoshima, decise di arruolarsi in marina e di contribuire alla difesa della Nazione.
La sua formazione fu di prim’ordine: studiò a bordo della HMS Worcester per sette anni, durante i quali dovette fronteggiare a distanza la rivolta dei Samurai al governo Meiji. Al termine dell’addestramento tornò in patria forgiato da competenze tecniche all’avanguardia per l’epoca e temprato dal rigore del codice d’onore tipico dei Samurai.
La grande occasione di Togo giunse quando Nicola II Romanov, Imperatore di tutte le Russie, diede inizio al conflitto con il Giappone.
Togo fu promosso ammiraglio e riuscì a sconfiggere la flotta russa, causando la prima grande crisi dell’Impero Zarista. Il trionfo procurò a Heihachiro la fama internazionale e, grazie alle sue gesta, nel 1905 divenne Capo di Stato Maggiore della Marina.
Nel 1907 l’Imperatore Meiji gli concesse il rango di conte. La vita di Togo visse il resto della sua vita come Eroe Nazionale, insignito anche dell’Onoreficenza dell’Ordine del Crisantemo.
Togo morì nel 1934, a 86 anni: il giorno prima della sua morte, l’Imperatore Hirohito gli conferì il rango di marchese.
Nel 1940 fu eretto il Santuario Togo, un’oasi di pace unica nella capitale giapponese, con il suo ponticello e le carpe koi.
Quali sono gli orari di apertura del Santuario Togo?
Il tempio è aperto ogni giorno dalle 06:00 alle 18:00 e l’accesso è gratuito: non potete perderlo se vi concedete una passeggiata in Takeshita dori!
Hanazono-jinja Shrine, uno dei templi da visitare a Tokyo
Passeggiando per le vie di uno dei nostri quartieri preferiti, Shinjuku, potreste imbattervi in un gioiello incastonato tra i grattacieli: Hanazono-jinja, un altro dei templi da visitare a Tokyo.
Dedicato ad Inari, il Dio della fertilità e del successo economico, il santuario fu fondato nel 1600 ed è, ad oggi, una delle strutture più antiche della capitale giapponese.
Se sei un Instagrammer, il tempio ti regalerà immagini pazzesche per il tuo feed! Potrai simulare anche la famosa foto al Fushimi Inari Taisha, il famoso tempio di Kyoto, grazie alla presenza di decine di portali sacri in sequenza.
Se hai in programma un viaggio in Giappone durante l’Hanami, la fioritura dei ciliegi, rimarrai davvero estasiato dalla cornice che avrai modo di vedere.
Nell’ultimo weekend di maggio inoltre, nell’ampio spiazzo antistante il padiglione principale si tiene uno dei principali festival del quartiere: il Hanazono Jinja Reitaisai. Decine di stand di street food, fedeli, musica e festeggiamenti animano il tempio principale. Davvero imperdibile.
Quali sono gli orari di apertura del Hanazono-jinja Shrine?
Il tempio è sempre aperto, 24/7 e l’accesso è gratuito.
Questi sono solo tre esempi di Templi della capitale che non dovresti perderti durante il tuo prossimo viaggio in Giappone: sono facilmente raggiungibili, gratuiti e poco frequentati (fattore da non sottovalutare da queste parti!).
Se vuoi ritagliarti un attimo di pace per rilassarti o meditare questi tre templi sono, a mio avviso, perfetti per lo scopo: se vuoi vivere la stessa sensazione di tranquillità anche nella fase di preparazione del viaggio in Giappone, contattami e mi occuperò io del tuo itinerario di viaggio personalizzato!